martedì 16 luglio 2013

Le inchieste di HIBM - Il Kamasutra

Tornano le inchieste di Hot Italia Blog Magazine. Questa volta tocca all'arte del piacere per eccellenza: il kamasutra


L’Antico testo Indù, “caso letterario” eterno, insegna l’arte del piacere da dividere in due, costituendo così la base del Tantra. Si tratta di un manuale pratico ma anche di un trattato d’amore che si rivolge agli esperti della seduzione come ai coniugi accorti. Spesso ridotto ad un semplicistico repertorio di posizioni erotiche, il Kama Sutra è l’esposizione chiara dell’Erotismo Morale. Il suo successo risiede nell’universalità dei suoi principi, proprio perché si rivolge agli amanti di tutte le Epoche, di tutte le culture, di tutti i credo religiosi.


Il Kama Sutra, uno dei grandi libri della storia del mondo, e considerato come l’opera più importante nella letteratura sanscrita sull’amore, fu scritto a Benares in India nel 300 d. C. dal brahmano Vatsyayana. Recatosi nella città sacra sulle rive del Gange per terminare i suoi giorni, Vatsyayana considerò la scrittura di questo testo come un dovere religioso. Secondo l’induismo, infatti, il sesso è sacro e l’atto d’amore è un sacramento nel quale rivive l’unione tra gli dei.
Sul brahmano Vatsyayana sappiamo soltanto quel poco che lui stesso ci ha tramandato in un suo breve – ma importante -, scritto autobiografico: «Dopo aver letto e meditato sulle opere di Babhravya e degli altri autori dell’Antichità e aver approfondito il senso delle regole da loro dettate, ho composto il Kama Sutra in conformità dei precetti della Santa Scrittura, a vantaggio di tutti, mentre conducevo la vita dello studente di religione ed ero completamente assorto nella contemplazione della divinità. Al fine di verificare le pratiche suggerite, le ho personalmente sperimentate.»
A proposito di Vatsyayana, va specificato che il brahmano, detto anche bramino o bramano è un membro della casta sacerdotale del Varnasrama dharma o Varna vyavashta, la tradizionale divisione in quattro caste (varna) della società induista. Il termine brahmano deriva dal latino brachmani o bragmani, a sua volta derivato dal greco brakhmanes che adatta in quella lingua il termine sanscrito vedico brahmana. I brahmani rappresentano la casta sacerdotale e costituiscono la prima delle quattro caste: a loro spetta la celebrazione dei rituali religiosi più significativi.





Struttura del Kama Sutra
Il Kama Sutra è un antico testo indiano sulla sfera sessuale e sui rituali comportamentali in amore. Questo libro, come accennato, è stato scritto dal brahmano Vatsyayana tra il IV e il VI secolo d. C., probabilmente nel periodo denominato Gupta. Il titolo completo dell’opera è Kama Sutra Vatsyayana, che in sanscrito significa Aforismi sull’Amore (desiderio) di Vatsyayana. L’opera è rimasta a lungo ignota al Mondo Occidentale finché un esploratore inglese, Sir Richard F. Burton, l’ha tradotta nel 1882 e pubblicata nel 1883. Infatti, Sir Richard Burton insieme a F. F. Arbuthnot, nel 1882, fondò a Londra la Kama Shastra Society con l’intento di pubblicare e diffondere la letteratura erotica indù. Oltre al Kama Sutra, la società pubblicò anche l’Ananga-Ranga e il Giardino profumato.
Il testo originale, in lingua antica sanscrita, è scritto in versi, in uno stile denso di significato, in modo tale da poter essere facilmente memorizzato e commentato dal maestro che attende l’educazione dell’adolescente in tema di eros e sessualità. I commenti fanno parte integrale dell’insegnamento tradizionale. Nei versetti di Vatsayana, infatti, si inseriscono anche quelli di altri Maestri, quali Yashodhara e Narshingha Shastri, aiuti preziosi per poter interpretare il senso, talvolta un po’ oscuro, dei precetti dell’Autore, e ne completano il testo con precisazioni ed esempi.
L’opera originale è composta da 36 capitoli suddivisi in sette parti principali, ognuna delle quali redatta da un esperto nella rispettiva materia o argomento. Per avere una sua reale e veritiera conoscenza – e capirne fino in fondo la sua enorme importanza -, è assolutamente necessario dare un’occhiata alla sua struttura di base.



Queste sette parti sono così suddivise:
Quattro capitoli di introduzione sull’amore in termini generali: Osservazioni sulle tre acquisizioni terrestri, ovverossia virtù, ricchezza e amore; lo studio delle 64 arti; la disposizione della casa e dei mobili, la vita quotidiana di un cittadino, i suoi compagni, i suoi divertimenti, eccetera; le categorie di donne adatte e non adatte all’unione col cittadino; gli amici; i messaggeri;
Dieci capitoli sull’Unione Sessuale: i tipi di unione secondo le dimensioni, la forza del desiderio, la durata e le diverse specie di amore; gli abbracci; i baci; i modi di graffiare; i morsi e gli approcci amorosi da tenere con le donne dei vari Paesi; i vari modi di giacere e le diverse specie di amplesso e penetrazione; i vari modi di percuotere e i gemiti appropriati; le donne che fanno parte dell’uomo; l’introduzione del lingam (del pene) in bocca; come cominciare e come finire l’amplesso; varie specie di unioni e dispute amorose;
Cinque capitoli sulla Conquista della Sposa: Osservazioni sul fidanzamento e sul matrimonio; come ispirare fiducia ad una vergine (fanciulla); il corteggiamento e come esprimere i propri sentimenti con segni e atti; ciò che l’uomo deve fare per sincerarsi di aver conquistato la fanciulla, e come deve fare la fanciulla per dominare l’uomo e conquistarlo; le varie forme di matrimonio;
Due capitoli sulla Sposa: Come vive la sposa virtuosa e la sua condotta in assenza del marito; la condotta della sposa più anziana nei confronti delle altre consorti del marito. La sposa più giovane nei confronti delle più anziane. La vedova vergine risposata. La sposa ripudiata dal marito. Le donne nell’harem dei Re. L’uomo che ha più spose;
Sei capitoli sulle mogli degli altri: Le caratteristiche degli uomini e delle donne e perché le donne resistono alle insidie degli uomini. Gli uomini che hanno successo con le donne e le donne facili da conquistare; i mezzi per avvicinare le donne e gli sforzi per conquistarle; analisi dello stato d’animo di una donna; i doveri della mezzana (intermediatrice); l’amore degli uomini che attentano alle mogli d’altri; le donne dell’harem del Re e la custodia della propria sposa;
Sei capitoli sulle Cortigiane: perché le cortigiane si rivolgono agli uomini, i mezzi per conquistare l’uomo desiderato e il tipo d’uomo con cui è auspicabile avere una relazione; la cortigiana che vive maritalmente; come guadagnare denaro. I segni che indicano che un amante inizia a stancarsi. Come sbarazzarsi di un amante; i vari tipi di profitto; guadagni e perdite principali, guadagni e perdite secondarie, dubbi e, infine, i vari tipi di cortigiane;
Due capitoli sui modi di affezionarsi le persone: l’abbigliamento, la seduzione dei cuori, le medicine tonificanti; come suscitare il desiderio e rinforzare il lingam (il pene). Esperienze e ricette varie.



Come potete facilmente evincere dalla sua articolatissima struttura, il Kama Sutra è tutt’altro che un semplice elenco di posizioni per l’atto sessuale come banalmente considerato da chi non lo ha mai letto e conosciuto. Le posizioni sessuali, infatti, che sono 64 secondo la classificazione fatta nell’opera, costituiscono soltanto un capitolo del Kama Sutra, che è pertanto da considerarsi come il libro dell’amore e del desiderio per eccellenza. Le 64 posizioni sessuali rappresentate nell’opera con dei disegni a colori hanno diversi nomi, come ad esempio quelli degli animali o delle azioni degli animali. Vatsyayana riteneva che ci fossero otto modi di fare l’amore che, moltiplicati per le otto posizioni standard davano appunto un totale di 64 combinazioni. Tali combinazioni vengono indicate dall’autore come le 64 Arti.  Quindi, solo il 20% del libro è dedicato alle posture erotiche; il resto è in realtà una vera e propria guida su come diventare un buon cittadino e come avere ottime relazioni sociali nel rapporto uomo-donna. Il Kama Sutra descrive il fare l’amore quale azione di unione divina, principio che dal VI secolo d. C. è stato preso come base dal Tantra. Infatti bisogna tener ben presente che al di là della funzione di allargamento della mappa erotica mediante nuovi modi di abbracciarsi, baciarsi, accarezzarsi, unirsi e muoversi, non bisogna cadere nel tranello di prenderle come semplici tecniche ovvero come una mera ginnastica amorosa: in effetti si tratta di posizioni che inducono determinati stati d’animo, un nuovo gusto di sentirsi insieme.
Pertanto, gli unici lettori perversi che hanno potuto trarne godimento sono i figli tardivi (e ritardati) di un Mondo Occidentale poco abituato a vedere il divino nella sessualità. In India, la scienza dell’erotismo o kama shastra, in quanto disciplina connessa alla tradizione religiosa, fa parte integrante dell’insegnamento dispensato a bambini e adolescenti. Le tecniche del piacere hanno lo scopo di raggiungere un climax che è nel contempo percezione dello stato divino e infinità voluttà. Inoltre, conoscere e orientare il piacere, significa saper controllare le passioni e quindi intraprendere il cammino della pace e della serenità interiori. Una miriade di persone, per ignoranza e cattiva educazione, vivono nella più completa inconsapevolezza dei sentimenti del loro partner, e non si preoccupano minimamente di sapere se sia ben o mal disposto. Per conoscere a fondo questo argomento è assolutamente necessario studiarlo, conoscerlo e approfondirlo, e ciò lo si deve fare sin da adolescenti; si capirà allora che, come per fare il pane bisogna preparare l’impasto, così si dovrà preparare il proprio partner al rapporto sessuale, se si vuole che ne tragga appagamento. Questo è il messaggio principale del Kama Sutra, come ribadito da una precisazione di Vatsayayana: «L’uomo, nel corso della sua vita, deve praticare Dharma (la virtù), Artha (la prosperità), e Kama (l’amore-desiderio), in diverse epoche e in modo tale che si possano armonizzare tra loro senza danneggiarsi a vicenda. Acquisirà l’istruzione nell’infanzia; nella giovinezza e nella maturità si occuperà di Artha, la ricchezza, e Kama, l’amore-desiderio; nella vecchiaia, perseguirà Dharma, la virtù, e Moksha, la ricerca spirituale. Non essendogli dato sapere quanto sarà lunga la sua vita, deve cogliere tutte le occasioni, ma rimaner casto finché durano gli studi, fino a sedici anni, fatto che non gli impedisce di acquisire conoscenze erotiche teoriche. Quando possiederà tutti i tre scopi della vita, Dharma, Artha e Kama, il precedente sarà migliore del seguente, ossia Dharma sarà migliore di Artha e Artha sarà meglio di Kama.»
Vatsyayana ha sempre puntualizzato che il sesso non è né male né peccato, a meno che non lo si pratichi con frivolezza. Il termine sanscrito kama ha infatti un ampio ventaglio di significati: amore, desiderio, piacere e benessere. Mediante la sua divinazione completa, l’uomo perviene alla realizzazione di uno dei quattro scopi della vita (purushartha).


fine prima parte



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