martedì 26 marzo 2013

Escort - Storia e analisi di un fenomeno sociale
Terza parte

Continua la nostra inchesta sul mestiere più antico del mondo...

Chi sono oggi
Nella pratica, infatti, oggi, da una parte ci sono le schiave del sesso, donne provenienti da Paesi nei quali le organizzazioni malavitose hanno il pieno controllo su persone e mezzi finanziari, le quali sono costrette a esercitare questa attività, soprattutto in Paesi stranieri, in cambio di una esigua parte di ciò che riescono a produrre in termini di incasso. Uscire liberamente da questa schiavitù è quasi impossibile e pericolosissimo non solo per la propria incolumità ma anche per quella dei loro familiari, spesso vittime di riflesso in caso di ribellione.
Dall’altra parte, invece, ci sono le nuove prostitute d’élite, collocabili su almeno due livelli, uno medio-alto (le callgirls “squillo” o escort “accompagnatrici”), e uno alto-altissimo (cortigiane o geishe). Al primo livello appartengono sia donne italiane o europee libere, quindi autonome, sia donne extra comunitarie che, in qualche modo, sono riuscite a liberarsi. Al livello superiore, invece, troviamo donne colte, raffinate, che indossano abiti e accessori griffati, che hanno un proprio sito web e che investono in pubblicità, le quali dimostrano di possedere ottime capacità manageriali per la gestione oculata della propria immagine, della propria professionalità, della propria salute psicofisica, e dei propri interessi economici.
Dallo sfruttatore quindi, ovvero da un tipo di prostituzione masochistico e poi quello localizzato al bordello, si passa oggi ad una attività narcisistica globalizzata in rete con un vero e proprio self made management. Le escort e le cortigiane sono leader di sé stesse. Tuttavia, ognuna di loro, pur possedendo un approccio del tutto individuale, presenta un livello di presentazione personale e di offerta di prestazioni assai diverso e particolare. Già ai tempi di papa Leone X (1520) fu stilato a Roma un primo regolamento sulla prostituzione che riportava una classificazione delle donne in relazione alle loro capacità: cortigiane meretrici, cortigiane puttane, cortigiane da lume, e meretrici oneste, ossia che non fingevano durante il rapporto sessuale con i loro clienti. La passione di dar passione, per le cortigiane del Terzo Millennio, è la loro filosofia e il loro modus operandi. Infatti, ciò che le distingue dalle prostitute tout court è l’approccio a questa attività da un punto di vista completamente diverso, in primis più attento ai desideri e alle aspettative dei propri clienti, con la volontà di creare con loro “un rapporto” e una fidelizzazione basata sulla stima e il rispetto reciproco. In secundis, un metodo del tutto libero e autonomo, quindi decisamente più professionale, più aziendale nella gestione dell’immagine, delle finanze, della promozione commerciale.
Insomma: Diavole dentro, angeli fuori prima, Angeli dentro, Diavole fuori, adesso.






Perché questa trasformazione?
Con i moti del ’68 ci si illudeva che l’emancipazione della donna potesse portare in dote la fine della prostituzione o, quanto meno, un pesantissimo ridimensionamento del fenomeno. Invece non è stato così, anzi, è stato proprio vero il contrario. D’altronde, più si cerca di vietare e di imbrigliare questa attività, più essa trova incredibili risorse non solo per slegarsi, ma addirittura per offrire un livello di risolutezza più alto. L’equazione “più emancipazione uguale meno prostituzione” si è dunque rivelata errata perché non si è capito che il fenomeno è individuale non collettivo, quindi regole e leggi non servono a nulla.
Qualcuno oggi afferma che la fine della prostituzione avverrà soltanto quando le pari opportunità tra uomo e donna saranno una conquista concreta e reale, quindi in una società mai esistita e ancora di là a venire.
Tuttavia non è vero che non sia mai esistita una società nella quale la donna avesse veramente pari opportunità con l’uomo. Ne è esistita una. Era quella di un certo periodo storico di Sparta. In quel periodo, la parola dell’ultima delle sguattere valeva quanto quella del re. A quel tempo, la gloria e la potenza di Sparta erano quasi all’apice della grandezza. Gli uomini di Sparta di quel tempo erano, e sono tutt’ora, considerati, come i più forti e i più capaci di tutti i tempi. Non è quindi un caso che in una società formata da uomini così eroici si fosse sviluppata una classe di donne altrettanto forti e capaci.
Se così non è più stato, evidentemente è perché uomini così forti e gloriosi, così veri, non sono più apparsi sulla Terra. O possiamo azzardare un motivo inverso, cioè che non essendo più nate donne così gloriose non siano più cresciuti tra i loro grembi uomini così potenti e immortali?
Questa è una domanda cui è difficile trovare una risposta: ma ciascuno di noi, sono sicuro, in seno proprio, magari guardandosi allo specchio con una buona dose di autocritica, può maturare una risposta convincente.
In ogni caso, che le pari opportunità possano realmente fornire un automatismo per escludere per sempre la prostituzione dalla società, rimane un azzardo.
La domanda che probabilmente ci poniamo, a questo punto, è: “perché dunque questa trasformazione nel modus operandi delle prostitute?”
In primis, le due caratteristiche principali della nostra società che la rendono diversa da qualsiasi altra società mai apparsa: il consumismo e il materialismo.
Il consumismo è un motore che riesce facilmente a sganciare la sfera dei sentimenti da quello della libido, ovvero il cuore dal sesso. Perché il consumismo pretende poco tempo e tanto denaro, veleno per il cuore, miele per il sesso.
Il materialismo è invece l’impedimento di qualsiasi sublimazione dell’Eros in Agapé (amore per il prossimo), la dissacralizzazione maxima del sesso come supporto ad una crescita spirituale.
Escort e cortigiane sono dunque il prodotto perfetto di questa tendenza della società. Effetto, non causa. Quindi sarebbe profondamente ingiusto demonizzarle.  Anzi, come vedremo, assolvono con grande dignità al ruolo che l’altra grande fetta della società ha destinato loro. Tra l’altro, nelle società più avanzate della nostra, come ad esempio negli Stati Uniti, esistono delle cliniche del sesso a scopo terapeutico che assolvono l’importante compito di curare persone timide e chiuse o che non hanno ricevuto un’adeguata educazione sessuale dai genitori (sono tantissimi/e…) i quali hanno sviluppato nevrosi, patologie che provocano loro ansia, depressione, frustrazione, angoscia, panico, insicurezza e malattie psicosomatiche. Da noi in Italia, con l’eccezione di qualche raro psicoterapeuta (come ad esempio Giulio Cesare Giacobbe www.giuliocesaregiacobbe.org) capace di guarire attraverso terapie moderne, ovvero senza l’ausilio della prostituta, non ci sono altre vie che affidarsi ad una escort professionista.


fine terza parte - continua...



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